Erano quasi in duecento, i pensionati e le pensionate a Dogaletto di Mira a voler festeggiare – nel pieno rispetto della normativa AntiCovid e dopo la pausa imposta dalla pandemia – la Pastasciutta Antifascista, tradizionale appuntamento nel riproporre “il più bel funerale del fascismo” ideato da Papà Cervi il 25 luglio 1943, a testimonianza dell’essere antifascisti sempre, comunque e ovunque. Grazie all’impegno profuso dalle Leghe SPI CGIL della Zona Riviera del Brenta – Miranese e dallo SPI CGIL Metropolitano Venezia, in uno grande spazio aperto a Dogaletto di Mira, ha avuto luogo una Pastasciutta Antifascista pregnante di significato. Ricorrenza e tradizione mescolate all’attualità, con dibattiti tra gli ospiti che si sono succeduti e con la partecipazione attiva dei pensionati e delle pensionate, per ricordare ciò che è stato il fascismo e il pericolo che può ancor oggi rappresentare. Democrazia, libertà sindacale, lavoro, parità di genere, ambiente, nuove generazioni. Davvero tante sono state le tematiche discusse e affrontate nella pedana di PastAgorà, spazio allestito come luogo di confronto per vecchie e nuove generazioni sì distanti anagraficamente, ma accomunate dal senso di appartenenza – nonché portatrici – dei valori antifascisti. Tra gli intervenuti – dopo la lettura del messaggio di saluto di Lorenzo Mazzoli, Segretario SPI CGIL Nazionale – Marco Dori, Sindaco di Mira Massimo Celegato, Segretario Lega SPI Mira Daniela Dutto, R-esistenzE Rosanna Bettella, Segreteria SPI CGIL Regionale Veneto Beatrice Sofia Urso, Rete Studenti Medi Veneto Irene Pizzolotto, UDU Venezia Gilda Zazzara, Docente Universitaria Carlo Ghezzi, Vicepresidente ANPI Nazionale Daniele Tronco, Segretario generale SPI CGIL Metropolitano Venezia Ugo Agiollo, Segretario generale CGIL Metropolitano Venezia